13 Ottobre 2010
Sequestro vino a Trapani

 “In pochi giorni  due operazioni delle forze dell’ordine hanno permesso di scoprire delle frodi alimentari gravissime che minano la sicurezza dei consumatori”.
E’ quanto affermano il presidente e il direttore della Coldiretti siciliana, Alfredo Mulè e Giuseppe Campione, commentando positivamente il sequestro avvenuto stamane di oltre 2 milioni di litri di vino, inquinato da liquido refrigerante e con acidità molto superiore al valore massimo consentito dalla legge, da parte della Guardia di finanza in una cantina cooperativa di Castellammare del Golfo (Tp).
“Ai limoni lavati per diventare biologici sequestrati lunedì scorso  nel siracusano si aggiunge il vino adulterato del trapanese – proseguono i dirigenti. Si tratta di frodi alimentari che riguardano enormi quantità di prodotti e per questo la tolleranza zero è indispensabile per ridare credibilità ad un comparto su cui gli imprenditori hanno investito”. 
“Ancora una volta la Coldiretti plaude alla guardia di finanza che  con un’azione capillare riesce a identificare i disonesti   che con il malaffare mettono a rischio l’intero settore agricolo. I maggiori controlli richiesti sempre da Coldiretti – concludono Mulè e Campione – rappresentano la chiave vincente per ridare competitività alle aziende e garantire lo sviluppo aziendale soprattutto nelle zone e per i comparti che rappresentano il tessuto del made in Sicilia”.