E’ indispensabile incentivare il consumo dei prodotti caseari “made in Sicilia” anche attraverso l’approvazione all’Assemblea regionale siciliana del disegno di legge che ormai da oltre un anno è fermo in Terza Commissione (attività produttive) .
Lo rileva la Coldiretti in riferimento alle tre mozzarelle blu acquistate stamani da un cliente in un supermercato di Canicattì (Ag) e consegnate ai carabinieri.
“Bisogna dire basta a questo sistema – sottolineano il presidente e il direttore Alfredo Mulè e Giuseppe Campione–. Dalle frontiere italiane passano ogni giorno 3,5 milioni di litri di latte sterile, semilavorati, cagliate e polveri di caseina per essere imbustati o trasformati industrialmente e diventare mozzarelle, formaggi o latte italiani, all’insaputa dei consumatori.
“La Sicilia ha una produzione casearia di tutto rispetto che va valorizzata - aggiungono i dirigenti Coldiretti. Negli ultimi anni il prezzo del latte è diminuito, si continua ad importare e ciò anche a discapito della sicurezza alimentare come dimostrano questi fatti di cronaca.
“Occorre rendere obbligatoria l’indicazione in etichetta dell’origine territoriale del latte a lunga conservazione e di quello impiegato per le produzioni casearie – proseguono Mulè e Campione. Rendere obbligatoria l’indicazione nell’etichetta dei formaggi, come le mozzarelle e i latticini, delle sostanze diverse dal latte quali le cagliate prelavorate utilizzate come ingredienti, nonché la loro origine territoriale.
“Bisogna vietare l’uso di caseine, caseinati e proteine concentrate del latte nella fabbricazione dei formaggi e rendere pubblici i dati relativi alle ditte di destinazione delle importazioni dall’estero. Queste sono alcune delle basi del progetto Coldiretti che mira alla creazione di una filiera tutta agricola e tutta italiana. E questi sono soprattutto le basi fondamentali per tutelare la salute dei consumatori”.
16 Luglio 2010
Mozzarella blu: