4 Febbraio 2013
MADE IN ITALY: IN VIGORE LEGGE SALVA-OLIO DA WEEK END AL VIA CONTROLLI

 “Con sei denominazioni di origine protetta la Sicilia è leader nella produzione olivicola di qualità e per questo l’entrata in vigore della norma “salva olio” è un passo in avanti importante nella difesa della produzione regionale e nazionale”.
E’ il commento del presidente e del direttore della Coldiretti siciliana, Alessandro Chiarelli e Giuseppe Campione in riferimento alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del 31 gennaio 2013 che riporta la legge salva olio Made in Italy “Norme sulla qualità e la trasparenza della filiera degli oli di oliva vergini” dalla quale prende il via una vera rivoluzione sulle tavole per il condimento più amato dagli italiani.
Dall’introduzione in etichetta del termine minimo di conservazione a 18 mesi dalla data di imbottigliamento, all’importante riconoscimento di nuovi parametri e metodi di controllo qualitativo che consentano di smascherare i furbetti dell’extravergine, dalla fissazione di sanzioni in caso di scorretta presentazione degli oli di oliva nei pubblici esercizi, all’estensione del reato di contraffazione di indicazioni geografiche a chi fornisce in etichetta informazioni non veritiere sull’origine, dall’introduzione di sanzioni aggiuntive come l’interdizione da attività pubblicitarie per spot ingannevoli al rafforzamento dei metodi investigativi con le intercettazioni, fino  al diritto di accesso ai dati sulle importazioni aziendali fino, sono solo alcune delle novità introdotte dal provvedimento.
“Anche in Sicilia,  dal fine settimana, la Coldiretti avvia “l’operazione trasparenza” con veri e propri blitz nei punti vendita, a tutela di produttori e consumatori.
“Raccoglieremo campioni di bottiglie di olio delle diverse dimensioni e fasce di prezzo da analizzare in laboratori pubblici dal punto di vista chimico ed organolettico per verificare la corrispondenza tra quanto dichiarato in etichetta e il reale contenuto – aggiungono Alessandro Chiarelli e Giuseppe Campione. Le anomalie saranno denunciate alle autorità di controllo che grazie all’entrata in vigore della nuova legge devono intervenire con ispezioni e analisi documentali nelle aziende coinvolte”.
“Alcuni oli – concludono i vertici della Coldiretti – vengono venduti ad un prezzo irrisorio. Va bene il risparmio ma si tratta di un condimento essenziale per la salute e quindi bisogna stare molto attenti a cosa si acquista. Un olio che costa 3 euro al litro non può essere un olio buono”.

In Sicilia l’annata 2012 è stata piuttosto buona, circa 500.000 quintali la produzione con un aumento del 5%  rispetto al 2011.  Al di là della normale alternanza, che comunque è sempre più attenuata dalle pratiche agronomiche, la produzione poteva essere ancora maggiore se in alcune zone gli olivi non avessero  sofferto per la mancanza di acqua e per il caldo. Nella maggior parte dei casi, grazie anche al ricorso alle irrigazioni questo problema è stato arginato ed in quasi tutte le province si registrano incrementi seppur limitati.

Olio siciliano dop

Monte Etna      
Monti Iblei     
Val di Mazara   
Valdemone        
Valle del Belice
Valli Trapanesi

Fonte: elaborazione Coldiretti Sicilia su  dati Assessorato Risorse Agricole e alimentari e Ismea